Gli Atti dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni
02 Marzo 2023
«L'Istituto Nazionale delle Assicurazioni non è stato soltanto il propulsore del mercato assicurativo italiano, ma è stato [...] anche il centro di propulsione degli studi assicurativi in Italia». Così ricorda Lorenzo Pallesi, ex presidente dell’INA SpA, nel suo saggio L'assicurazione: una forma di previdenza, dove aggiunge: «questa sua vocazione alla promozione ed all'incoraggiamento di tali studi ebbe a manifestarsi già verso la fine degli anni Venti [...] quando promosse nel 1928 i corsi di cultura assicurativa, diretti dall'illustre matematico Guido Castelnuovo. I corsi consistevano in cicli di conferenze tenute presso la biblioteca dell'INA da autorevoli docenti ed esperti di materie assicurative ed erano molto frequentati».
Da queste prime conferenze nacque una tradizione culturale che, modificatasi nel tempo, durerà ininterrotta fino al 1942 ed avrà pratica realizzazione nella pubblicazione di quattordici pregiati volumi di carattere scientifico: gli Atti dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (un quindicesimo volume doveva essere stampato nel 1943 dalla tipografia del Resto del Carlino che però venne saccheggiata dai tedeschi prima della pubblicazione del volume). Nati come stampa delle prime conferenze assicurative istituite dal presidente Salvatore Gatti nel 1928, gli Atti continuano - pur accogliendo al loro interno monografie di illustri studiosi - a essere legati alle conferenze di cultura assicurativa fino alla loro sospensione nel 1934. Successivamente diventano, dall’VIII° al XIV°, raccolte di testi scientifici incentrati sullo studio delle assicurazioni e dell’industria assicurativa, nelle loro molteplici sfaccettature e nelle loro costanti relazioni con l’economia e la medicina, anche se, per il contatto con la politica fascista del tempo, nuovi temi emergono nel tempo e vi trovano spazio: la valorizzazione delle terre coloniali, il problema delle materie prime e l’autarchia.
Di grande spessore i nomi degli autori delle conferenze e delle monografie, provenienti dalla politica, da differenti discipline del mondo accademico e da quello delle grandi aziende assicurative: Luigi Amoroso (Le Assicurazioni d'Italia), Pietro Badoglio, Giuseppe Bottai, Francesco Paolo Cantelli (Istituto nazionale delle assicurazioni), Bruno de Mori (Unione italiana di riassicurazione), Raffaele D'Addario (Le Assicurazioni d'Italia), Antigono Donati (Istituto nazionale delle assicurazioni), Arnoldo Frigessi di Rattalma (Riunione adriatica di sicurtà), Filadelfo Insolera, Sergio Panunzio, Pietro Smolensky (Assicurazioni Generali), Leone Spitzer (Riunione adriatica di sicurtà), Cesare Vivante, per fare solo qualche esempio.
La banca dati si presenta come un collezione mista di materiale librario e documentazione archivistica: della prima serie vengono riprodotti digitalmente tutti e quattordici i volumi con l’opuscolo degli indici decennali 1929-1938, nella seconda la riproduzione riguarda invece i fascicoli generati dai rapporti fra la redazione degli Atti, presso la biblioteca dell’INA, e i diversi collaboratori: fascicoli nominativi con promemoria, relazioni e corrispondenza, bozze e talvolta una piccola rassegna stampa, che consentono di ricostruire, dall’interno, il lavoro editoriale di una pubblicazione scientifica di alto livello.